Pensiero – Santissima Trinità

Proverbi 8,22-31
Salmo 8
Romani 5,1-5
Giovanni 16,12-15


Dio è famiglia
Oggi, Solennità della Santissima Trinità, il Vangelo di Giovanni ci presenta un brano del lungo discorso di addio, pronunciato da Gesù poco prima della sua passione. In questo discorso Egli spiega ai discepoli le verità più profonde che lo riguardano, e così viene delineato il rapporto tra Gesù, il Padre e lo Spirito. Gesù sa di compiere il disegno e la volontà del Padre con la sua morte e risurrezione, per questo assicura i suoi che non li abbandonerà, perché la sua missione sarà prolungata dallo Spirito Santo. Dio è una “famiglia” di tre Persone che si amano così tanto da formare una sola cosa. Questa “famiglia divina” non è chiusa in sé stessa, ma è aperta, si comunica nella creazione e nella storia, ed è entrata nel mondo degli uomini per chiamare tutti a farne parte. L’orizzonte trinitario di comunione ci avvolge tutti e ci stimola a vivere nell’amore e nella condivisione fraterna, certi che là dove c’è amore, c’è Dio.
Ci troviamo di fronte ad un mistero grande, la Trinità, che è impossibile spiegare razionalmente; del mistero tuttavia, come dell’amore, possiamo farne esperienza. Questo mistero ci dice essenzialmente che Dio è relazione, e noi, di conseguenza, non possiamo fare a meno di essere persone di relazione. “Non è bene che l’uomo sia solo” (Gen2,18): leggiamo nella Genesi; Dio ci ha creati per essere in relazione. A questo proposito la Parola di Dio di oggi ci offre tre messaggi.
Il primo lo prendiamo dalla prima lettura, tratta dal libro dei Proverbi: “quando egli fissava i cieli, io ero là” (Pro 8,27). Questa prima lettura esprime tutta la meraviglia che sgorga osservando Dio all’opera. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo operano sempre in comunione, quando c’è comunione, c’è meraviglia.
Il secondo messaggio lo prendiamo dal Vangelo: “quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (Gv16,13). Siamo sempre assetati di verità; Gesù ci dice: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv14,6). Questo per noi cristiani significa che la verità non è un concetto, né una teoria filosofica, ma una persona: Gesù. Cercare la verità significa cercare Lui, relazionarci con Lui.
Il terzo messaggio, che prendiamo dalla Parola di Dio, è un tempo verbale, che torna con particolare forza nel Vangelo di oggi: il futuro.
verrà…parlerà…dirà…annuncerà…glorificherà…prenderà…”. Questo ci dice che Dio è dinamico, non statico. Il cuore di Dio non è mai fermo, ma sempre in movimento. Chi ama ha sempre il cuore in movimento.
Gustiamo in pieno questa solennità entrando nel cuore di Dio, che desidera prendere dimora in noi. L a meraviglia, la verità, la dinamicità dell’amore ci aiutino a comprendere che non siamo chiamati a vivere una teoria, ma a fare esperienza di una relazione, che è capace di cambiare la nostra vita, nella luce della Trinità.

Chiediamoci. Quando faccio il segno di croce, penso all’Amore infinito del Padre, alla Grazia della salvezza del Figlio e alla Comunione che mi dona lo Spirito Santo?

Preghiera: O Maria, che nella tua umiltà, hai accolto la volontà del Padre e hai concepito il Figlio per opera dello Spirito Santo, aiutaci, tu che sei lo specchio della Trinità, a rafforzare la nostra fede nella Trinità e ad incarnarla con scelte di comunione e di amore.

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