Pensiero – Pentecoste

Atti 2,1-11
Salmo 103
I Corinti 12,3b-7.12-13
Giovanni 14,15-16.23b-26

Lo Spirito Santo anima e guida la Chiesa
Oggi celebriamo la grande festa della Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Risurrezione. La liturgia ci invita ad aprire la nostra mente e il nostro cuore al dono dello Spirito Santo, che Gesù promise a più riprese ai suoi discepoli, il primo e principale dono che Egli ci ha ottenuto con la sua Risurrezione. Gesù lo definisce “un altro Paraclito” (Gv14,16), che significa Consolatore, Avvocato, Intercessore, cioè Colui che ci assiste, ci difende, sta al nostro fianco nel cammino della vita.

Tre verbi in questo Vangelo definiscono bene l’azione dello Spirito Santo:

  • “perché rimanga con voi per sempre” (Gv14,16b): Lo Spirito è nella dimora intima del cuore. Nessuno è solo, mai. Se anche me ne andassi lontano da Lui, Lui non se ne andrà mai. Se lo dimenticassi, Lui non mi dimenticherà.
  • “Vi insegnerà ogni cosa” (Gv14,26b): Letteralmente “in-segnare” significa incidere un segno dentro, nell’intimità di ciascuno. Lo Spirito Santo non porta un insegnamento diverso, ma rende vivo e operante l’insegnamento di Gesù. Lo Spirito Santo innesta questo insegnamento dentro il nostro cuore, ci aiuta a interiorizzarlo, facendolo diventare parte di noi, carne della nostra carne.
  • “… e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto” (Gv 14,26b): ricordare, cioè riportare al cuore i gesti e le parole di Gesù, perché siano caldi e fragranti, profumino come allora di passione e di libertà. “la fede senza stupore diventa grigia” (Papa Francesco).

“Sempre”, “ogni cosa”, “tutto”: tre parole che indicano bene quanto lo Spirito penetra profondamente e avvolge tutta la nostra vita.

Con la Pentecoste noi celebriamo la nascita della Chiesa: Diceva Atenagora, il patriarca ortodosso che incontrò a Gerusalemme Papa Paolo VI: “Senza lo Spirito Santo Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il Vangelo una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda…e l’agire morale un agire da schiavi. Ma nello Spirito Santo il cosmo è nobilitato per la generazione del Regno, il Cristo Risorto si fa presente, il Vangelo si fa potenza e vita, la Chiesa realizza la comunione trinitaria, l’autorità si trasforma in servizio…”.

Chiediamoci: Lo Spirito Santo è per me il perfetto sconosciuto?- Credo che lo Spirito Santo è la Persona, mandata da Dio, per guidarmi, per rendere il cammino più chiaro, più spedito, più a misura evangelica?- Lo prego, Lo invoco, ne sento la vicinanza?

Preghiera: Vieni, Spirito Santo, trasformaci in una comunità viva e operosa nella carità, aperta, capace di gesti di riconciliazione, accogliente e generosa verso tutti i fratelli, pronta a far spazio all’altro, chiunque sia e da qualsiasi parte venga, per riceverlo con rispetto e amore. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido: fa’ che chi ordisce le guerre si converta e gli uomini di tutte le nazioni si riconoscano come fratelli.

print