Luca 24,1-12
Quelle donne, alle prime luci dell’alba della Domenica, andavano a compiere un gesto pietoso, andavano ad ungere un corpo inanimato, privo di vita. Andavano col cuore triste. Quella grossa pietra, posta a sigillo del sepolcro, era la parola “fine” su un sogno che era stato così bello. Ma la vicenda di Gesù non è affatto conclusa. Ancora una volta Dio ha deciso di sorprendere gli uomini. Quello che sembrava una sconfitta, un bruciante insuccesso, ora apparirà chiaramente come una vittoria sul male, sulla morte, sulla cattiveria, che paralizza e blocca la storia. Una vittoria resa possibile dall’amore.
Ci dice Papa Francesco: “Pasqua è la festa della rimozione delle pietre, Dio rimuove le pietre più dure contro cui vanno a schiantarsi speranze e aspettative: la morte, il peccato, la paura, la mondanità. La storia umana non finisce davanti ad una pietra sepolcrale, perché scopre oggi la “pietra viva” (cfr 1 Pietro 2,4): Gesù risorto.
La vita di Gesù non finisce il Venerdì Santo. Il Signore Gesù è risorto, è veramente risorto! “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc24,5).
Pasqua è la festa della sorpresa e della novità di Dio! Pasqua è la festa dell’originalità cristiana, in ciò che ha di più caro, importane e gioioso. Chiediamoci anzitutto: “Qual è la mia pietra da rimuovere?” Spesso a bloccare la speranza è la pietra della sfiducia. Lamentandoci della vita, rendiamo la vita dipendente dalle lamentele. Si insinua così una specie della psicologia del sepolcro. Ecco però la domanda sferzante di Pasqua: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. Il Signore non abita nella rassegnazione.
E’ risorto, non è lì: non è Dio dei morti, ma dei viventi. Non seppellire la speranza!
Una poetessa ha scritto: “Non conosciamo mai la nostra altezza, finché non siamo chiamati a rialzarci” (E.Dickinson). Il Signore ci chiama ad alzarci, a risorgere sulla sua Parola, a guardare in alto, e credere che siamo fatti per il Cielo, non per la terra; per le altezze della vita, non per le bassezze della morte: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” (Lc24,5).
Buona Pasqua!