Apocalisse 11,19°
12,1-6.10ab
Salmo 44
1 Corinzi 15,20-26
Luca 1,39-56
La vera bellezza
Nell’estate anche i quotidiani e i settimanali tradizionalmente seri cedono alla tentazione dell’effimero, e consacrano testi e immagini a quello che sembra essere il dilemma di ogni futuro vacanziero: come affrontare con un fisico presentabile il prossimo appuntamento con la spiaggia?. La risposta a tale quesito va dai consigli sugli esercizi ginnici, alle diete più efficaci e all’abbigliamento maggiormente in grado di nascondere certe imperfezioni. La chiesa ha un suo modo curioso di affrontare domande del genere. Nel bel mezzo del mese di agosto ci propone l’icona di Maria Vergine, assunta in cielo. E’ una scelta che decisamente spiazza tutti i cultori dell’effimero, ma non rinuncia ad andare al nocciolo della questione. Spiazza perché il problema non viene affrontato ponendosi come termine di riferimento quest’estate o la prossima, ma la vita eterna, quello che avviene a ciascuno di noi dopo la morte. Spiazza perché senza dare alcuna ricetta magica, propone ciò che rende veramente “presentabile” per sempre il nostro corpo. In tal modo si va dritti ad affrontare il problema vero, non solo qualche aspetto superficiale. L’obbiettivo viene raggiunto attraverso una narrazione che ci mette davanti due donne molto dissimili fra loro: una anziana, Elisabetta, e una molto giovane, Maria. Una viene dalla Galilea, l’altra risiede vicino a Gerusalemme. Elisabetta è moglie di un sacerdote del tempio, l’altra è sposa di un carpentiere. Che cosa hanno in comune? Nel loro corpo sta accadendo qualcosa di straordinario, che ha a che fare con Dio. Si, il bambino che ognuna si porta in grembo è un dono suo. Queste due donne, incontrandosi, lasciano spazio alla loro gioia. Elisabetta esclama a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo….il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo” (Lc 1,42.44b) e Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore” (Lc 1,46). Due verbi: “magnifica ed esulta” Maria esulta a motivo di Dio ed esalta la grandezza del Signore. Nella vita è importante cercare cose grandi, altrimenti ci si perde dietro a tante piccolezze. Quante volte viviamo inseguendo cose di poco conto: pregiudizi, rancori, rivalità, invidie, illusioni, beni materiali superflui. Quante meschinità nella vita! Maria oggi ci invita ad alzare lo sguardo alle “grandi cose” che il Signore ha compiuto in lei. Anche in noi, in ognuno di noi, il Signore fa grandi cose. Bisogna riconoscerle ed esultare, magnificare Dio per queste grandi cose. La festa dell’Assunzione è un richiamo per tutti noi. Maria ci ama, ci sorride, ci soccorre con premura e ci dice: “Voi siete preziosi agli occhi di Dio, non siete fatti per i piccoli appagamenti del mondo, ma per le grandi gioie del cielo”. Ecco dunque la ricetta per rendere “presentabile” il proprio corpo: questa fiducia in Dio, che consiste nell’abbandonarsi a Lui, e nel fare del proprio corpo uno strumento di vita, di amore, di dolcezza, di generosità e di bontà.
Chiediamoci: Ci convinciamo sempre di più che la vera bellezza ci è donata da Dio, attraverso l’icona di Maria, vero modello di santità?
Preghiera: O Vergine Maria, Porta del cielo, aiutaci a guardare ogni giorno con fiducia e gioia là, dove è la nostra vera casa, dove ci sei Tu, che come madre ci aspetti.