Sapienza 6,12-16
Salmo 62
1Tessalonicesi 4,13-18
Matteo 25,1-13
La lampada della fede brilla con l’olio della carità
Nella prima lettura tratta dal Libro della Sapienza si delinea la discriminante che differenzia la religione cristiana da qualsiasi altra. La ricerca di Dio da parte dell’uomo è anticipata dal Signore che gli viene incontro con la sua sapienza che si manifesta nellasuaParola.Nellaseconda letturaPaolosiconfrontaconiltraumadolorosodella morte e indica che tutti, viventi e morti, saremo chiamati all’incontro con il Signore per vivere sempre con Lui. Il brano del Vangelo di questa domenica ci invita a prolungare la riflessione sulla vita eterna. Ai tempi di Gesù c’era la consuetudine che le nozze si celebrassero di notte, per cui il corteo degli invitati doveva procedere con le lampade accese. Alcune damigelle sono stolte: prendono le lampade ma non prendono con sé l’olio; quelle sagge, invece, assieme alle lampade prendono anche dell’olio. Lo sposo tarda a venire, e tutte si assopiscono. Quando una voce avverte che lo sposo sta per arrivare, le stolte, in quel momento, si accorgono di non avere olio per le loro lampade; lo chiedono alle sagge, ma queste rispondono che non possono darlo, perché non basterebbe per tutte. Mentre le stolte vanno a comprare l’olio, arriva lo sposo. Le ragazze sagge entrano con lui nella sala del banchetto, e la porta viene chiusa. Le altre arrivano troppo tardi e vengono respinte. E’ chiaro che con questa parabola Gesù ci vuole dire che dobbiamo essere preparati all’incontro con Lui. Non solo all’incontro finale, ma anche ai piccoli e grandi incontri di ogni giorno in vista di quell’incontro, per il quale non basta la lampada della fede, occorre anche l’olio della carità e delle opere buone. “La fede è ciò che arde” (Ch.Bobin): e così commenta P.Ermes Ronchi: “Le ragazze ce l’avevano l’olio a casa, ma non l’hanno preso con sé: una risorsa sprecata, energia inutilizzata. Così accade quando non offriamo energie alte alla nostra vita: siamo fatti per incontrare, per una festa, uno sposo, un amore, una pienezza, una bellezza. E allora dà fondo alle risorse che hai, versa un rabbocco nei tuoi piccoli o grandi vasi…A tutti la parabola suggerisce: preparati bene…: a diventare padre, madre, amico, sposo, luce ai passi di qualcuno, piccolo samaritano buono…vivi con attenzione il tuo capitale di relazioni, così da saper vedere il bello quando arriva e abbracciarlo. Ciò che ti attende è grande: molta vita, molta gente, molta bellezza e creatività, occhi come stelle, dare una mano a Dio che continua a creare. Non lasciar spegnere la fiamma delle cose. Colui che tarda verrà, voce che risveglia, porta che si apre, vaso riempito fino all’orlo…E tu non temere, alla fine sarà Lui, lo Sposo, a varcare la notte”.
Preghiera: O Maria Santissima aiutaci a vivere, come hai fatto tu, una fede operosa, ricca di carità: essa è la lampada luminosa con cui possiamo attraversare la notte oltre la morte, e giungere alla grande festa della vita.