Isaia 45,1.4-6
Salmo 95
1Tessalonicesi 1,1-5b
Matteo 22,15-21
Giornata Missionaria Mondiale: “Cuori ardenti, piedi in cammino”
La liturgia della Parola di questa domenica ci riconsegna con le parole del profeta Isaia e di Gesù nel Vangelo il primo comandamento del Decalogo e il fondamento della nostra fede: “Io sono il Signore tuo Dio […] non avrai altri dei di fronte a me” (Esodo20,2). I farisei pongono la domanda a Gesù per metterlo in difficoltà: “E’ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?” (Mt22,17). Stavano aspettando, proprio perché con questa domanda erano sicuri di mettere Gesù all’angolo e farlo cadere nel tranello: con il si o con il no sarebbe andato o contro la legge di Dio o contro la legge dell’imperatore…Ma Egli conosce la loro malizia e si svincola dal trabocchetto. Chiede loro di mostrargli la moneta delle tasse, la prende tra le mani e domanda di chi sia l’immagine impressa. Quelli rispondono che è di Cesare, cioè dell’imperatore. Allora Gesù replica: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” (Mt22,21b). Da una parte riconosce che il tributo a Cesare va pagato, perché l’immagine della moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ognuno di noi porta in sé un’altra immagine, la portiamo nel cuore, nell’anima, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza, della propria vita. Pagare le tasse è un dovere dei cittadini, come anche l’osservanza delle leggi giuste dello Stato. Al tempo stesso è necessario affermare il primato di Dio nella vita umana e nella storia. Da qui deriva la missione della Chiesa e dei cristiani: parlare di Dio e testimoniarlo agli uomini e alle donne del nostro tempo. Ognuno di noi, per il battesimo, è chiamato ad essere presenza viva nella società, animandola con il Vangelo. Nella giornata Missionaria Mondiale che celebriamo in questa domenica Papa Francesco ci esorta a lasciarci illuminare dalla Parola vivente che sola può far ardere e trasformare il cuore come ai discepoli di Emmaus. Questi, dopo essere stati illuminati dalla Parola, invitano il misterioso Viandante a restare con loro sul far della sera. E mentre sono intorno alla mensa i loro occhi si aprirono e lo riconobbero quando spezzò il pane. Cristo che spezza il pane diventa il Pane spezzato, condiviso con i discepoli. Grazie a quel pane spezzato e mangiato, essi si incamminano per raccontare agli altri la gioia dell’incontro con Cristo Risorto. Papa Francesco allora ci invita: “Ripartiamo anche noi con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare
tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza, che Dio in Cristo ha donato all’umanità”. Ecco la vera immagine di Dio in noi!
Preghiera: Maria Santissima aiuta tutti a fuggire ogni ipocrisia e ad essere cittadini onesti e costruttivi, e sostieni noi, come discepoli di Cristo, nella missione di testimoniare che Dio è il centro e il senso della vita.