Pensiero della XX Domenica del Tempo Ordinario

Isaia 56,1.6-7
Salmo 66
Romani 11,13-15.29-32
Matteo 15,21-28

Una fede grande
Il Vangelo di questa domenica descrive l’incontro di Gesù con una donna cananea. Gesù si trova in territorio straniero a nord della Galilea. Ed ecco si avvicina una donna che implora aiuto per la figlia malata: “Pietà di me, Signore!” (Mt 15,22). E’ il grido che nasce da una vita segnata dalla sofferenza, dal senso di impotenza di una mamma che vede la figlia tormentata dal male e non può guarirla. Gesù inizialmente la ignora, ma questa madre insiste, insiste, anche quando il Maestro dice ai discepoli che la sua missione è rivolta soltanto alle “pecore perdute della casa d’Israele” (Mt15,24) e non ai pagani. Lei continua a supplicarlo, e Lui, a questo punto la mette alla prova citando un proverbio, che sembra quasi un po’ crudele: “Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini” (Mt15,26). E la donna subito, svelta, angosciata risponde: “E’ vero, Signore, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni” (Mt 15,27). E’ la svolta del racconto! Ascoltiamo il bel commento di P.Ermes Ronchi: <Potente, la madre crede con tutta sé stessa, che non ci sono cani e figli, uomini e cagnolini. Ma solo fame e creature da saziare; che il Dio di tutti è più attento al dolore dei figli che alla loro religione. La madre non conosce la teologia, eppure conosce Dio dal di dentro, lo sente pulsare nel profondo delle ferite di sua figlia. Può sembrare una briciola, può sembrare poca cosa, ma le briciole di Dio sono grandi come Dio stesso. Gesù è come folgorato da questa immagine, si commuove: “Donna, grande è la tua fede!” (Mt15,28). Lei che non va al tempio, che non legge i Profeti, che prega gli idoli cananei, è proclamata “grande nella fede”>. La fede è anche questo: è ricerca, ma anche lotta, è ascolto, ma anche grido, è disponibilità, ma anche insistenza, è certezza di essere esauditi. L’esperienza della cananea ci insegna anche il dovere dell’accoglienza, la fiducia verso tutti. Nel cuore di tutti c’è l’esperienza di figli di Dio, anche se molti non lo sanno perché non hanno conosciuto Gesù Cristo. Tuttavia l’esperienza di una paternità superiore, di una paternità divina è più grande di noi e anche del nostro modo con cui possiamo giudicare.

Preghiera: O Maria, regina del cielo e della terra, fa’ che tutti i popoli si scoprano destinatari della benedizione e della paternità di Dio, e ne testimonino la grandezza costruendo cammini di riconciliazione e di pace.

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