Esodo 19,2-6°
Salmo 99
Romani 5,6-11
Matteo 9,36-10,8
Una vita di gratuità
Il brano del Vangelo di Matteo di questa domenica ci presenta Gesù che invia gli Apostoli alla missione che sarà anche quella dei successori degli Apostoli e di ognuno dei cristiani. Servizio e gratuità sono le caratteristiche fondamentali che devono accompagnare il cristiano lungo il cammino “strada facendo” (Mt 10,7a). la vita cristiana è fare strada, sempre. Non si può rimanere fermi. E in questo andare, cosa raccomanda il Signore ai suoi?: “Predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni” (Mt7b- 8a). La vita cristiana è una vita di servizio: servire, mai servirsi degli altri. Un versetto del Vangelo va proprio al nocciolo della salvezza: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt10,8). La vita cristiana è una vita di gratuità. La salvezza non si compra, ci è data gratuitamente. Dio ci ha salvato, ci salva gratis. Ed è una delle cose più belle sapere che il Signore è pieno di doni da darci e che all’uomo è chiesta solo una cosa: che il nostro cuore si apra. Ci dice Papa Francesco: “Delle volte, quando abbiamo bisogno di qualcosa di spirituale o di una grazia, diciamo: “Mah, io adesso farò digiuno, farò una penitenza, farò una novena…”. Stiamo attenti: questo non è per “pagare” la grazia, per “acquistare” la grazia, questo è per allargare il tuo cuore perché la grazia venga. La grazia è gratuita. Tutti i beni di Dio sono gratuiti. Il problema è che il cuore si rimpicciolisce, si chiude e non è capace di ricevere tanto amore gratuito […]. Con Dio non si tratta, con Dio vale soltanto il linguaggio dell’amore e del Padre e della gratuità”. E allora Gesù invita i suoi apostoli e tutti noi nel nostro ambiente ad una missione, ad un ministero ad un servizio ricco di compassione e di misericordia. Un servizio fatto di gesti concreti di vicinanza, di amore, di sostegno, di consolazione, nei quali si possa riconoscere la presenza di Gesù. La nostra parrocchia, i nostri gruppi, i singoli credenti, proprio ispirandosi a questo brano del Vangelo, sanno essere trasparenti nella gratuità, mentre si raccolgono ogni domenica intorno all’altare del Signore? Accogliendo l’invito di Gesù alla missione, ciascuno di noi dovrebbe esaminare sé stesso riguardo al comando di Gesù “fate questo in memoria di me”, perché l’oggetto dell’imperativo “fate” non è solo il gesto dello spezzare del pane che compiamo ogni domenica, ma, a partire da questo, l’accoglienza del “rinnovato impulso a donarsi” (Evangelii gaudium,24).
Preghiera: O Maria, regina dei confessori della fede, aiutaci a seguire Gesù nell’essere testimoni di gratuità e di servizio.