Pensiero della settima Domenica del Tempo Ordinario

Salmo 102

I Corinzi 15,45-49

Luca 6,27-38

L’amore per i nemici

Le Letture di questa Domenica, soprattutto il Vangelo, toccano, come sono solito dire, l’Everest del messaggio cristiano. C’è una bellissima pagina del Libro della Sapienza che dice: “ Tu, o Signore, hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi e non guardi ai peccati degli uomini in vista del pentimento. Tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato. Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza; ci governi con molta indulgenza, e con tale modo di agire tu insegni al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini” (Sap. 11,23-24; 12,18-19).
La pagina del Vangelo rende attuale questo canto alla misericordia e alla bontà del Signore: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36). La misericordia del Signore verso tutti gli uomini è infinita. E allora solo chi sa di aver ricevuto una misericordia immeritata, può a sua volta tentare di regalare misericordia. Ecco, perciò, che viene proposto il punto centrale e caratteristico della vita cristiana: l’amore per i nemici. Le parole di Gesù sono nette: “A voi che ascoltate io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male” (vv. 27-28).
Lui sa benissimo che amare i nemici va al di là delle nostre possibilità, ma per questo si è fatto uomo, non per lasciarci così come siamo, ma per trasformarci in uomini e donne capaci di un amore più grande, quello del Padre suo e nostro. Questo comando di rispondere all’insulto, al torto e alla violenza con l’amore, ha generato nel mondo una nuova cultura: la cultura della misericordia! Così la chiama Papa Francesco, che aggiunge: “Dobbiamo impararla bene! E praticarla bene questa cultura della misericordia, che dà vita ad una vera rivoluzione” (Lettera Apostolica “Misericordia et misera”,20). 
E’  la rivoluzione dell’amore, i cui protagonisti sono i martiri di tutti i tempi. E Gesù ci assicura che il nostro comportamento, improntato all’amore verso quanti ci fanno del male, non sarà vano. Egli dice: “Perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato…perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio” (vv.37-38).  

Chiediamoci: Ricordiamo, chiacchierando, il male dell’altro oppure cerchiamo di mettere in luce quello che fa di buono? – Facciamo del bene, gratuitamente, senza aspettare il contraccambio? – Sappiamo pregare anche per le persone che commettono il male, oppure le giudichiamo e le condanniamo?

Preghiera: O Signore, accompagnaci nel cammino della vita, perché solo confidando nella tua presenza e lasciandoti fare, riusciamo a muovere qualche passo. Fa’ che ti siamo riconoscenti per i gesti di amore, benevolenza e misericordia che ritroviamo nella nostra giornata.

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