Pensiero della Sedicesima Domenica del Tempo Ordinario

Genesi 18,1-10°
Salmo 14
Colossesi 1,24-28
Luca 10,38-42

Contemplazione e Azione: Accogliamo Dio e l’altro
Abramo non sa chi siano i tre ospiti che si presentano alla sua tenda, ma non indugia e apparecchia per loro prima che riprendano il viaggio (Prima Lettura).
Paolo è in catene, ma non se ne duole, egli è partecipe delle sofferenze di Cristo, non per lamentarsene, ma per offrire a favore della Chiesa (Seconda Lettura).
L’evangelista Luca ci narra la visita di Gesù a casa di Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro. “Maria…seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola, Marta invece era distolta per i molti servizi” (Lc 10,39). Marta dice a Gesù: “Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”; ma il Signore le risponde: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose” (Lc10,40-41). Con queste parole Gesù non intende certo condannare l’atteggiamento del servizio, piuttosto l’affanno, l’ansia con cui a volte lo si vive. Maria, invece, lascia quello che stava facendo per stare vicina a Gesù. “Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta” (Lc10,42). In questa scena, Luca mostra l’atteggiamento orante del credente, che sa stare alla presenza del Maestro per ascoltarlo e mettersi in sintonia con Lui.
Si tratta – ci suggerisce Papa Francesco- di fare una sosta durante la giornata, di raccogliersi in silenzio, qualche minuto, per fare spazio al Signore che “passa” e trovare il coraggio di rimanere un po’ “in disparte” con Lui, per ritornare, poi, con serenità ed efficacia, alle cose di tutti i giorni”. Dunque il Vangelo di oggi ci ricorda che la sapienza del cuore sta proprio nel saper far vivere insieme la contemplazione e l’azione. Marta e Maria ci indicano la strada. Da una parte, lo “stare ai piedi” di Gesù per ascoltarlo, dall’altra, essere premurosi e pronti all’ospitalità e all’accoglienza, quando Lui passa e bussa alla nostra porta, con il volto dell’amico che ha bisogno di un momento di ristoro e di fraternità.

Chiediamoci: So ascoltare il Signore, riservandogli un po’ di tempo nella giornata, sicuro che Lui stesso mi guiderà ad accogliere gli altri?


Preghiera: O Maria, Madre della Chiesa, donaci la grazia di amare e servire Dio e i fratelli con le mani di Marta e il cuore di Maria, per poter essere artigiani di pace e di speranza.

print