Pensiero della III Domenica di Quaresima

Esodo 3,1-8°.13-15

Salmo 102

I Corinzi 10,1-6.10-12

Luca 13,1-9

Convertire la qualità della vita
Mosè ha abbandonato l’Egitto e fa il pastore, tranquillo ma anche rassegnato. Il Signore improvvisamente lo chiama: “Mosè, Mosè..” ( Es 3,4b). La fiamma del roveto invade il cuore di Mosè e gli fa scoprire Dio che si rivela: “Io sono colui che sono” (Es 3,14). E’ una risposta-non risposta, è un nome-non nome: il volto , l’identità intima del Dio vivente è sempre “oltre” lo sguardo umano. D’altra parte il verbo “essere” in ebraico ha significato attivo: “Io ci sono, io sono con voi, io sono vicino”.
L’apostolo Paolo dalla storia di Israele ricava una lezione e un interrogativo per i cristiani: come rispondiamo nella nostra vita ai tanti doni ricevuti dal Signore? (seconda lettura).
Nel Vangelo Gesù, prima, pronuncia un discorso, poi racconta una parabola: Nella prima parte Gesù concentra l’attenzione su due drammatici fatti di cronaca: Che colpa avevano quei Galilei, fatti uccidere da Pilato o quei diciotto travolti e uccisi dalla torre di Siloe, rovinata proprio su di loro? Secondo la mentalità comune, un destino avverso è sempre la conseguenza diretta di una colpa. E’ la logica della retribuzione, a cui Gesù si oppone fermamente, invitando a guardare “oltre”, ad alzare lo sguardo. “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo” (Lc 13,5). Non è una minaccia, E’ un lamento, una supplica: convertitevi, invertite la direzione di marcia, imparate a pensare “oltre”, cambiate mentalità: dove? nella politica poco morale, nell’economia che uccide, nell’ecologia irrisa, nella finanza padrona, nel porre fiducia nelle armi, nell’alzare muri; ma anche nell’essere tutti onesti, limpidi e generosi nelle piccole cose. E’ la preghiera più forte della Bibbia, dove non è l’uomo che si rivolge a Dio, ma è Dio che prega l’uomo, Dio che ci implora: tornate umani! Tutti noi abbiamo bisogno di convertirci, e Dio, nella parabola del fico, ci lascia un tempo per fare un passo avanti, e la pazienza e la misericordia di Dio ci accompagna in questo cammino. Dio continua a credere in ciascuno di noi. Il tempo di Dio è l’anticipo, Dio ama per primo, ama in perdita, ama senza condizioni. “Ti ama davvero chi ti obbliga a diventare il meglio di ciò che puoi diventare” (R.Maria Rilke).

Chiediamoci: Cosa devo fare davanti a questa misericordia di Dio, che mi aspetta e sempre perdona? – Cosa devo fare io per avvicinarmi di più al Signore, per convertirmi, per “tagliare” quelle cose che non vanno?

Preghiera : O Maria, madredi Gesù e madre nostra, aiutaci a vivere ogni giorno in una conversione continua nella fiducia alla Grazia di Dio e alla sua misericordia. Regina della pace prega per noi.           

print