Atti 5,12-16
Apocalisse 1,9-11°.12-13.17-19
Giovanni 20,19-31
Il Vangelo di oggi narra che il giorno di Pasqua Gesù appare ai suoi discepoli nel Cenacolo, alla sera, portando tre doni: la pace, la gioia, la missione apostolica.
Le prime parole che Egli dice sono: “Pace a voi” (Gv20,21). Il Risorto reca l’autentica pace, perché, mediante il suo sacrificio sulla croce, ha realizzato la riconciliazione tra Dio e l’umanità e ha vinto il peccato e la morte. Questa è la pace!
I suoi discepoli per primi avevano bisogno di questa pace, erano piombati nello smarrimento e nella paura. Gesù si presenta vivo in mezzo a loro e, mostrando le sue piaghe nel corpo glorioso, dona la pace come frutto della vittoria. Tommaso non era presente quella sera. Egli, incredulo di fronte alla testimonianza degli altri Apostoli, pretende di verificare di persona la verità di quanto essi affermano.
Otto giorni dopo Gesù viene incontro all’incredulità di Tommaso, e lo invita a toccare le sue piaghe; esse costituiscono la fonte della pace, perché sono il segno dell’amore immenso di Gesù, che ha sconfitto le forze ostili all’uomo: il peccato e la morte. Gesù invita Tommaso a toccare le piaghe: è un insegnamento per noi, come se Gesù dicesse a tutti noi: “Se tu non sei in pace, tocca le mie piaghe”. Tutti noi abbiamo bisogno della misericordia. Avviciniamoci a Gesù e tocchiamo le sue piaghe nei nostri fratelli che soffrono. Le piaghe di Gesù sono un tesoro: da lì esce la misericordia.
Il secondo dono che Gesù Risorto porta ai discepoli è la gioia. L’evangelista riferisce che “i discepoli gioirono al vedere il Signore” (Gv20,20). E l’evangelista Luca aggiunge che non potevano credere per la gioia. Questa è la gioia che ci porta Gesù. Se tu sei triste, se tu non sei in pace, guarda Gesù Crocifisso, guarda Gesù Risorto, guarda le sue piaghe, e prendi quella gioia.
E inoltre, con la pace e la gioia, Gesù dona ai discepoli anche la missione. Dice loro: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi” (Gv20,21). La Risurrezione di Gesù è l’inizio di un dinamismo nuovo di amore, capace di trasformare il mondo con la presenza dello Spirito Santo.
Chiediamoci: Sono convinto che contemplare le piaghe di Gesù rappresenta la forza e la speranza per vincere il male, perché lì c’è la misericordia infinita?
Preghiera: Aiutaci, Signore, per intercessione della Vergine Maria, ad aprire il nostro cuore ai tuoi doni della pace, della gioia e della missione, che scaturiscono dalle tue piaghe.