Atti 1,1-11
Salmo 46
Ebrei 9,24-28;10,19-23
Luca 24,46-53
Destinati alla vita per sempre
L’Ascensione non è un episodio che si può descriver isolatamente, ma rappresenta una delle sfaccettature di quell’unico gioiello che è il mistero pasquale.
Tra Pasqua e Pentecoste è la festa dell’intervallo di tempo in cui Gesù Risorto scompare agli occhi dei suoi. Gesù però non abbandona, non scappa, ma entra nel profondo di ogni vita. Non va oltre le nubi, ma oltre le forme: se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro. Inizia su quell’altura la “Chiesa in uscita” (Papa Francesco). Inizia con l’invio che chiede agli apostoli un cambio di sguardo: devono passare da una comunità, da una Chiesa che mette sé stessa al centro, che accende i riflettori su di sé, ad una Chiesa che si mette al servizio del cammino ascensionale del mondo, al servizio dell’avvenire dell’uomo, della vita, della cultura, della casa comune e delle nuove generazioni. Una Chiesa rabdomante del buono del mondo, con il desiderio e la volontà di captare, cogliere e far emergere le forze più belle. Gesù ha raggiunto la sua mèta, adesso tocca alla Chiesa annunciare il Vangelo. Il tempo della Chiesa non è l’attesa di un assente, ma l’annuncio e la testimonianza della salvezza: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni” (Lc 24,46-48). E, in effetti, dopo aver visto il loro Signore salire al cielo, i discepoli ritornarono in città come testimoni, e con gioia annunciano la vita nuova che viene dal Crocifisso Risorto. Ci dice Papa Francesco: “La testimonianza fatta non solo con le parole, ma anche con la vita quotidiana. La testimonianza che ogni domenica dovrebbe uscire dalle nostre chiese per entrare durante la settimana nelle case, negli uffici, a scuola, nei luoghi di ritrovo e di divertimento, negli ospedali, nelle carceri, nelle case per gli anziani, nei luoghi affollati degli immigrati, nelle periferie della città… Testimoniare con gioia che Cristo è con noi, Gesù è salito al cielo, è con noi, Cristo è vivo!”.
Lo Spirito Santo è la risorsa vera della missione: “Ed ecco io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso” (Lc 24,49a). E’ Lui che sottrae gli apostoli alla tristezza, alle preoccupazioni eccessive davanti ad un futuro del tutto inatteso.
Dona loro la gioia, la speranza, la serenità di chi si affida nelle mani di Dio.
Chiediamoci: Mi convinco sempre di più che l’Ascensione del Signore mi offre Gesù Risorto sempre presente dentro di noi, affinché ognuno di noi possa donarsi con gioia, fiducia e serenità al prossimo?
Preghiera: Donaci, o Signore, per intercessione di Maria, di essere autentici e gioiosi testimoni del tuo Figlio, Crocifisso e Risorto!