Carissimi,
a distanza di alcuni giorni giro anche a voi la lettera indirizzata alle comunità parrocchiali di
Mondolfo, Marotta, Monte Porzio, Castelvecchio e Ponterio, che per l’appartenenza al territorio della provincia di Pesaro e Urbino, sono state costrette a prolungare il “digiuno eucaristico”, per l’impossibilità di partecipare alla celebrazione della Messa e a sospendere alcune attività pastorali.
Anche a voi viene chiesto di riprendere il “digiuno eucaristico”, già praticato nei giorni scorsi, in corrispondenza dell’inizio del “tempo forte” della Quaresima.
Desidero, soprattutto, dirvi che anche il disagio e la sofferenza provocati dall’emergenza del coronavirus non impediscono alla Quaresima di essere “tempo favorevole” per il nostro cammino di credenti verso la Pasqua, perché anche nella Quaresima di quest’anno il Signore ci conferma il suo amore, ci resta vicino, ci invita a lasciarci amare da Lui.
La Quaresima di quest’anno resta tempo favorevole anche per l’opportunità che questo forzato “digiuno eucaristico” può rappresentare per ciascuno di noi. Come succede nella vita, che quando viene meno un bene o si perde una persona cara, riscopriamo il loro prezioso valore, mi auguro che la lontananza dalla celebrazione eucaristica di questi giorni vi aiuti a riscoprire e ad apprezzare ancora di più la Messa, l’incontro con il Signore nell’Eucaristia.
Permettetemi di ricordarvi che l’impossibilità della celebrazione pubblica della Messa non preclude la possibilità di entrate in chiesa e di sostarvi in preghiera personale.
Vi ricordo anche che la nostra fede si nutre alla “duplice mensa della parola di Dio e dell’Eucaristia”. Per questo vi invito a frequentare la “mensa della parola di Dio”, con la lettura e la preghiera personale e in famiglia del libro delle Scritture Sante, utilizzando anche il foglietto della Messa festiva che potete trovare nelle vostre chiese o su Internet.
Penso infine di potervi assicurare che i vostri sacerdoti, anche se in questi giorni non vi avranno vicino in chiesa mentre celebrano l’Eucaristia, certamente ricorderanno al Signore voi e le persone che vi sono care.
Chiedo al Signore di visitarvi con la sua benedizione, perché anche questi giorni di disagio e di sofferenza siano vissuti come “tempo favorevole” per la vostra fede.