L’uomo sa ancora meravigliarsi del Natale di Gesù Cristo ?
Il Padre ha mandato su questa terra suo Figlio, per abitare ed essere con noi, che potremmo pensarci soli ed affidati al caso.
Il Natale celebra un evento che supera la nostra comprensione umana se non sostiamo silenziosi a prenderne coscienza nel profondo del nostro cuore e non ci lasciamo prendere dallo stupore e dalla contemplazione.
I pastori ci offrono l’esempio e il modello autentico. Essi ascoltano con stupore il canto degli Angeli e vanno verso la grotta, vedono e tornano pieni di gioia per annunciare agli altri ciò che hanno contemplato. L’umanità ha tradotto l’incanto di questo evento storico in una moltitudine di segni festosi, di luci, in un’invasione di scintillii. Forse però ne ha perso il significato vero. Nella profondità del cuore esiste ancora la nostalgia di questa verità, la gioia perché qualcosa di grande è successo nella storia, più di duemila anni fa.
Ma cos’è essenzialmente il Natale per noi?
Il Natale è un grande lezione di umiltà: “Maria lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc.2,7 ). La povertà è una scelta: Gesù ha scelto la povertà.
Chiesero a Santa Teresa di Calcutta: “Come mai i suoi occhi brillano di gioia?” Ella rispose” I miei occhi sono felici perché le mie mani asciugano tante lacrime”.
Benedetto Croce ebbe a dire:” Il Cristianesimo è l’unica vera rivoluzione della storia, perché vuol cambiare il mondo cambiando i cuori”.
Che il Natale cambi davvero i nostri cuori! E’ questo il mio sincero augurio.
Buon Natale!
Don Mauro